La nostra storia
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1900
Tutto ebbe inizio nel 1900 con i nonni Mario e Martina Bianchi che, affittuari della tenuta, praticavano la coltivazione del riso con
l’ausilio delle mondine. Vi erano poi le marcite che, con i loro piccoli solchi dove l’acqua scorreva anche d’inverno, assicuravano erba verde alle bovine da latte per quasi tutto l’anno. Nel 1962 la conduzione passò a Gianbattista
Bianchi che con l’ausilio della moglie Paola,
acquistò la tenuta nel 1970 e continuò l’usanza
familiare attuando un’agricoltura tradizionale. -
1991
Nel 1991 la direzione passa a Elena e Gianluigi che, fermi sostenitori dell’importanza di un’agricoltura “rigenerativa” per la natura, si dedicano al perfezionamento di tecniche basate sull'incremento della sostanza organica, un contenitore d’acqua, nutrienti e cavità che determinano la fertilità dei terreni nel lungo termine. La coltivazione viene, perciò, impostata secondo una rotazione pluriennale con erba medica, riso, erbai di loietto e veccia, pisello proteico, mais e orzo; per cui le piante modificano e formano il suolo. Tra i primi nella provincia di Pavia, negli anni ’90 decidono di aderire alla direttiva C.E.E. 2078 che prevedeva la “riduzione di concimi e fitofarmaci”, normativa in completa armonia con la loro policy di limitazione di componenti chimici, in particolare l’immediato abbandono del Glifosato, erbicida più conosciuto e utilizzato al mondo.
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2016
Il 2 settembre 2016 Elena e Gianluigi decidono di cambiare radicalmente il loro modo di fare agricoltura e comunicano alla Regione Lombardia la loro adesione al metodo di coltivazione ad AGRICOLTURA BIOLOGICA REG. C.E.E., n 2092/91: non si utilizzano né concimi chimici né pesticidi di sintesi.
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2017
È così che attorno al riso si costruisce un nuovo progetto tra Imprenditoria e Università; nel 2017 inizia una collaborazione con l’Università Statale di Milano per il progetto ministeriale RISO BIO SYSTEM coordinato dal docente Prof. Bocchi e dalla ricercatrice Dr.ssa Orlando Dipartimento Di Scienze e Politiche Ambientali (vedi articolo a margine). L’azienda diventa anche interesse di studio per un gruppo di botanici guidati dal Prof. Graziano Rossi, docente del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Gli studi effettuati nelle risaie riportano il ritrovamento di una specie vegetale rara e difficilmente osservabile: la Lindernia Procumbens che invece nelle nostre risaie è presente con una popolazione piuttosto ricca. Questa pianta è una specie Euroasiatica, con distribuzione europea limitata al centro e sud Europa, le popolazioni sono, tuttavia, sempre molto localizzate e di piccole dimensioni (Lindernia procumbens è inserita nell’allegato IV della direttiva “Habitat” 92/43/CEE e nell’allegato I della Convenzione di Berna). -
2019
Dopo due anni di conversione, il raccolto dell’ottobre 2019 è finalmente biologico. La terra si rianima, rinascono le libellule, si sente il gracchiare delle rane, nei fossi si notano i girini, tornano le cicogne e gruppi di uccelli di vario tipo cinguettano. La natura riprende a vivere dove si coltiva, si abita, si ama e ci si immagina ancora un futuro per le prossime generazioni.
1991
Nel 1991 la direzione passa a Elena e Gianluigi che, fermi sostenitori dell’importanza di un’agricoltura “rigenerativa” per la natura, si dedicano al perfezionamento di tecniche basate sull’incremento della sostanza organica, un contenitore d’acqua, nutrienti e cavità che determinano la fertilità dei terreni nel lungo termine. La coltivazione viene, perciò, impostata secondo una rotazione pluriennale con erba medica, riso, erbai di loietto e veccia, pisello proteico, mais e orzo; per cui le piante modificano e formano il suolo. Tra i primi nella provincia di Pavia, negli anni ’90 decidono di aderire alla direttiva C.E.E. 2078 che prevedeva la “riduzione di concimi e fitofarmaci”, normativa in completa armonia con la loro policy di limitazione di componenti chimici, in particolare l’immediato abbandono del Glifosato, erbicida più conosciuto e utilizzato al mondo.
2016
Il 2 settembre 2016 Elena e Gianluigi decidono di cambiare radicalmente il loro modo di fare agricoltura e comunicano alla Regione Lombardia la loro adesione al metodo di coltivazione ad AGRICOLTURA BIOLOGICA REG. C.E.E., n 2092/91: non si utilizzano né concimi chimici né pesticidi di sintesi.
2017
È così che attorno al riso si costruisce un nuovo progetto tra Imprenditoria e Università; nel 2017 inizia una collaborazione con l’Università Statale di Milano per il progetto ministeriale RISO BIO SYSTEM coordinato dal docente Prof. Bocchi e dalla ricercatrice Dr.ssa Orlando Dipartimento Di Scienze e Politiche Ambientali (vedi articolo a margine). L’azienda diventa anche interesse di studio per un gruppo di botanici guidati dal Prof. Graziano Rossi, docente del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Gli studi effettuati nelle risaie riportano il ritrovamento di una specie vegetale rara e difficilmente osservabile: la Lindernia Procumbens che invece nelle nostre risaie è presente con una popolazione piuttosto ricca. Questa pianta è una specie Euroasiatica, con distribuzione europea limitata al centro e sud Europa, le popolazioni sono, tuttavia, sempre molto localizzate e di piccole dimensioni (Lindernia procumbens è inserita nell’allegato IV della direttiva “Habitat” 92/43/CEE e nell’allegato I della Convenzione di Berna).
2019
Dopo due anni di conversione, il raccolto dell’ottobre 2019 è finalmente biologico. La terra si rianima, rinascono le libellule, si sente il gracchiare delle rane, nei fossi si notano i girini, tornano le cicogne e gruppi di uccelli di vario tipo cinguettano. La natura riprende a vivere dove si coltiva, si abita, si ama e ci si immagina ancora un futuro per le prossime generazioni.
Il nostro progetto
Le risaie biologiche della nostra azienda contribuiscono al mantenimento della biodiversità e alla salvaguardia di piante rare e minacciate.
UNA MAGGIORE BIODIVERSITÀ NEL PIATTO INFLUISCE POSITIVAMENTE SULLA NOSTRA SALUTE.
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